20 agosto 2023
Fortore
da Monte La Guardia (S. Giorgio La Molara) alla Taverna sul Regio Tratturo di Buonalbergo per Monte Chiodo
in collaborazione con l’Associazione Fratres e la ProLoco di San Giorgio la Molara
Direttori:
Antonio Minicozzi – 338.3556816
Piero Vorrasi – 334.3306648
Tipologia di percorso
Anello
Difficoltà
E (escursionistica)
Dislivello
circa 320 m
Durata
4:00 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 9 km
Appuntamenti
ore 07.45
Appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS WGS84: N 41° 7.694820, E 14° 47.620560) e partenza con auto proprie ealla volta di C.da San Pietro, San Giorgio la Molara (BN), Km 27 – circa 40 minuti
ore 08.20
Raduno dei partecipanti in C.da San Pietro (coordinate GPS: N 41° 15.075480, E 14° 55.732260) e trasferimento alla base di Monte la Guardia ed inizio escursione entro le ore 8.40.
ore 13.30
Orario presunto di termine dell’escursione. A fine escursione pranzo facoltativo presso il Lago Mignatta, preparato dall’Associazione Frates di San Giorgio La Molara, con contributo di15,00 euro a persona.
ore 15.00
Intorno al Lago avrà luogo la rievocazione storica della mietitura, carratura con buoi e trebbiatura di una volta.
Itinerario
Monte la Guardia (872 m) – monte Chiodo (806 m) – taverna di Monte Chiodo.
Equipaggiamento
Equipaggiamento minimo indispensabile: Scarpe da trekking, acqua a sufficienza, copricapo, pantaloni lunghi, bastoncini da trekking (per chi è abituato ad usarli).
Partecipazione e costi
L’escursione è aperta ai soci CAI ed ai simpatizzanti muniti dell’adeguata attrezzatura e previo pagamento dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (7,50€).
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 18 agosto, contattando uno dei direttori di escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in considerazione delle condizioni meteorologiche.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Antonio Minicozzi – 338.3556816
Piero Vorrasi – 334.3306648
Descrizione dell’itinerario
Con una breve salita su tracce di viottolo erboso si raggiunge la cima di Monte la Guardia dove, verosimilmente, in periodo medievale, si ergeva una torre di avvistamento a servizio del sottostante castello ed insediamento di Petra Majure. Da qui si può godere di una vista davvero a 360º che va dal Prefortore e Matese da un lato alle colline e i monti dell‘Irpinia e del Foggiano dall’altro. Si scende lungo il pendio di Monte La Guardia e dopo un breve attraversamento di campi mietuti, si percorre un sentiero sterrato per circa mezzo km fino a raggiuingere in pianura una stradina asfaltata, da seguire in direzione sud per qualche centinaio di metri. La si lascia e proseguendo su uno sterrato ci si porta alla base nord del promontorio di Monte Chiodo, sulla cui cima si sale attraverso un erboso viottolo. Lungo la cresta sono evidenti i ruderi (in alcuni punti superiori a 1 metro di altezza) dell‘insediamento fortificato di Mons Iovis (Monte di Giove) sorto già in periodo preromano, che ha dominato fino a tutto l’alto medioevo la valle del Miscano. Proseguiamo lungo la cresta in direzione sud, su tracce di viottolo, tra una vegetazione in parte frutto di rimboschimento ed in parte bosco ceduo, incontrando prima i resti della rocca e poi quelli della chiesa. Scendiamo dalla cima dell’altura, dapprima attraversando, in discesa, un sottobosco piuttosto fitto e poi proseguendo su un ampio sentiero sterrato che segue il lato est del promontorio, fino ad incrociare il Regio Tratturo nei pressi della imponente Taverna di Monte Chiodo. La costruzione a due piani con due torrette ai lati, restaurata nei primi anni 2000, era uno dei punti di sosta fortificati eretti lungo il Tratturo Regio Pescasseroli – Candela, per il pagamento del pedaggio, per riposo e ristoro.
Dopo una visita anche all’interno della Taverna, si prosegue lungo il Tratturo su fondo brecciato e pianeggiante per circa un paio di kilometri per poi volgere a destra, verso nord, imboccando e percorrendo una stradina asfaltata per meno di mezzo km. La lasciamo per prendere un sentiero, nella prima metà sterrato e nella seconda brecciato, che con un percorso di circa un km e mezzo in graduale salita ci riporta alla base di Monte La Guardia.