14 gennaio 2024
Monti del Matese
La Leonessa e le Ripe del Corvo (862 m)
Direttore
Michele Pelosi – 333.4172331
Giuseppe Squillace – 333.5038682
Tipologia di percorso
Anello
Difficoltà
E (escursionististica)
Dislivello
circa 350 m
Durata
4:00 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 6 km
Appuntamenti
ore 08.00
Appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie alla volta di Cerreto Sannita – Km 35 – circa 40 minuti.
ore 08.45
Raduno in Piazza Roma a Cerreto Sannita (Coordinate GPS: N 41.286983 E 14.563401) e trasferimento al punto di attacco del percorso.
ore 13.30
Orario presunto di fine escursione. Al termine dell’escursione è possibile fermarsi all’Agrihotel La Vecchia Quercia per pranzo (15€ per antipasto affettati+primo, bibite escluse).
Itinerario
Agrihotel La Vecchia Quercia (530 m) – Sorgente Acqua Fabbricata (706 m) – Ripe del Corvo (862 m) – le Cese – la Leonessa (730 m) – La Vecchia Quercia.
Equipaggiamento
Scarpe da trekking, abbigliamento adatto alla stagione, indumenti di ricambio. Utili i bastoncini da trekking.
Partecipazione
L’escursione è aperta sia ai soci CAI che ai simpatizzanti muniti dell’idonea attrezzatura, previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (costo 8,40 euro). Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 12 gennaio, contattando uno dei direttori d’escursione.
Per il pranzo all’agri-hotel “La vecchia quercia” è necessario prenotarsi entro giovedì 11 gennaio.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Michele Pelosi – 333.4172331
Giuseppe Squillace – 333.5038682
Descrizione dell’itinerario
Il nostro percorso si sviluppa intorno alla “Leonessa” che, con il suo profilo imponente, è uno dei luoghi simbolo del Sannio, amato dagli appassionati della natura e della fotografia e meta di escursionisti ed arrampicatori.
Trattasi di un masso erratico alto circa 35 metri che nel territorio di Cerreto Sannita, al confine con Guardia Sanframondi. Negli anni l’erosione prodotta dagli agenti atmosferici lo ha modellato dandogli l’aspetto di un colossale felino che le persone del luogo hanno ribattezzato “la Leonessa”. I massi erratici sono enormi blocchi di rocce trascinati dai ghiacciai verso il fondovalle, definiti anche come “sassi che camminano”. Quello di Cerreto Sannita è noto anche come La Morgia di Sant’Angelo oppure Masso delle streghe. Secondo una leggenda, infatti, la grotta era luogo di tregenda. Qui si riunivano creature malefiche per praticare i loro rituali. Che sia un luogo insolito e suggestivo lo si percepisce sin da subito, dal momento in cui si incomincia a intravedere l’elegante profilo del felino, comodamente adagiato sulla collina. Ma riveste anche notevole interesse di tipo geologico, storico e religioso.
Durante alcuni scavi effettuati alla fine dell’800 in questo sito sono stati scoperti manufatti e strumenti utilizzati per la caccia e la lavorazione dell’argilla, che testimoniano una frequentazione del luogo già dal Paleolitico. Inoltre, in questo sito è stata ritrovata la tomba di un guerriero sannita, completo della sua armatura. All’epoca dei Sanniti, questo era un luogo utilizzato come vedetta per sorvegliare il territorio e attaccare eventuali nemici dall’alto. Furono i longobardi intorno al 700 d.C. a cambiare la funzione del sito trasformandolo in un sito religioso dedicato a San Michele Arcangelo. All’interno della Leonessa, infatti, si trova una piccola grotta naturale che i Longobardi dedicarono a Michele Arcangelo.
Qui probabilmente fu sepolto il vescovo Biagio Caropipe, vissuto agli inizi del 2500, le cui spoglie poi furono trasferite nella Cattedrale di Cerreto Sannita. Col passare del tempo la presenza dei fedeli nella chiesa andò diminuendo, finché l’antro della Leonessa venne occupato da pastori o da briganti in fuga che in esso cercavano riparo.
Nell’anno 2000, la Comunità Montana del Titerno ha riqualificato questo sito trasformandolo in una delle mete più interessanti da raggiungere nel comprensorio del Matese. Da qui si può godere di una spettacolare vista su Monte Acero, Monte Monaco di Gioia e monte Erbano, sulle valli del Titerno e Telesina, sul Camposauro e a tratti si intravede il mare di Napoli.
La presenza di “vie chiodate” testimonia un forte interesse anche da parte degli appassionati dell’arrampicata sportiva verso questi enormi blocchi di roccia levigata. Anche i geologi confermano questo pensiero, quando ribadiscono che la Leonessa è uno dei più begli esempi di massi erratici presenti nella nostra penisola.