2 giugno 2024

Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise
Monte Mare (2020 m) da Colle Rotondo

“i nostri primi 20 anni”
intersezionale con la sezione CAI di Piedimonte Matese

Direttori
ASE Ottorino Volpicelli – 347.4873384
Franco Panella – 329.3728748
ASE e ONC Gianna Volpe – 339.31945457
Tipologia di percorso
AR
Difficoltà
EE (Escursionisti Esperti)
Dislivello
circa 1000 m
Durata
circa 6 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 16 km

Scheda tecnica (PDF)

Appuntamenti

ore 07.00

Benevento:appuntamento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie per per Colli al Volturno (IS) – 96 Km – circa 90 minuti.

ore 07.30

Piedimonte Matese: appuntamento in Piazza Lupoli e partenza con auto proprie per per Colli al Volturno (IS) – 53 Km – circa 60 minuti.

ore 08.30

Raduno partecipanti a Colli al Volturno (IS) al Cafè de Paris  (coordinate GPS: N 41.599139 E 14.103827) e trasferimento al punto di attacco del sentiero con partenza dell’escursione entro le ore 09:30.

ore 17.00

Orario presunto di termine dell’escursione.

Itinerario

parcheggio Colle Rotondo (1020 m), sella della Montagnola (1740 m), Monte Ferruccia (2005 m), Monte Mare (2020 m).

Equipaggiamento

Scarponcini da trekking obbligatori, abbigliamento a strati da montagna, bastoncini (consigliati), acqua, colazione a sacco, crema solare, cappello, giacca a vento o mantellina antipioggia.

Partecipazione

L’escursione è aperta ai soli soci CAI.
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 31 maggio contattando uno dei direttori d’escursione.

La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali”  del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo. 

Avvertenze

a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.

b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.

Per info e adesioni contattare

Ottorino Volpicelli (BN) – 347.487338
Franco Panella (P.M.) – 329.3728748             

Descrizione dell’itinerario

IL CAI Benevento ha iniziato le sue attività nel 2004 come sottosezione della sezione di Piedimonte Matese. Questo itinerario vuole ricordare la prima escursione ufficiale che Benevento e Piedimonte Matese fecero insieme sotto la guida della nostra indimenticata Giulia D’Angerio.

L’escursione nell’ultimo lembo della catena delle Mainarde nel territorio molisano del Parco Nazionale di Abbruzzo, Lazio e Molise.

Dopo aver lasciato il paese di CastelNuovo al Volturno si arriva allo spiazzale dell’ultimo tratto della strada provinciale delle Mandrine. Qui inizia una lunga carrareccia (sentiero M7 del parco) realizzata negli anni ’70 che arriva sino al Monte Marrone.

Lungo questa strada composta di ciottoli e resa scivolosa dal fango, si incontrano due fonti, la prima quasi subito dopo la partenza, l’altra poco più su ospita un monumento dedicato all’eccidio di 24 cittadini nell’autunno del 1943 avvenuto in questo campo. Tutta la carrareccia è circondata da una fitta vegetazione costituita prevalentemente da faggi.

Saliti per 4,5km con un dislivello di circa 800m si arriva alla sella della Montagnola. Dal pratone la vetta è ben visibile sulla sinistra (W), mentre a E la visuale è occupata dal Monte Marrone.

Noi puntiamo a W seguendo le tracce che scendono in una piccola conca con ruderi di stazzi; da qui si inizia a risalire l´evidente canale erboso che punta a WNW (sentiero CAI 106 con radi segni bianco-rossi). Guadagnate le roccette della cresta, si aggira una dolina carsica e si percorrono gli ultimi metri di dislivello verso N, fino alla coppia di piccoli omini di pietre che indica la cima di Monte Ferruccia (q. 2005 m – 0,30 h da q. 1740 m); quindi si prosegue sulla cresta sempre verso N, fino all’erboso dosso della cima (0,05 h dal M. Ferruccia). Dalla cima si può godere di un ottimo panorama su Majella e Gran Sasso in lontananza.

NOTE: Si ricorda che le zone visitate sono tutte comprese all’interno del PNALM. E’ quindi necessario adottare, per quanto superfluo ricordare, tutte le precauzioni e le attenzioni utili a non disturbare la flora e la fauna e a rispettare l’ambiente ed il territorio. In particolare, è possibile portare cani solo al guinzaglio e non oltre la cima del Ferruccia.

Il Monte Marrone (1806 m) è caratterizzato da una grande croce con un’aquila pronta a spiccare il volo.

Dalla cima del Marrone si domina tutta la valle del Volturno e lo sguardo spazia sino al complesso del Monte Miletto, mentre dal lato opposto spicca il bacino del Lago di San Vincenzo con il suo colore turchese e sotto di noi camosci nascosti ovunque. Questi territori furono il teatro della battaglia il 31 marzo 1944 che vide in combattimento il Corpo Italiano di Liberazione contro le postazioni dei tedeschi in difesa della Linea Gustav. Vi sono infatti ancora i resti delle trincee tedesche, filo spinato e buche, sassi scheggiati dai colpi delle artiglierie e un sentiero di guerra che sale direttamente dalle pareti scoscese che si affacciano su Castel Nuovo al Volturno.

Sul versante opposto lungo un sentierino tra i faggi contorti si giunge all’Eremo del pittore Charles Moulin (Lilla, 6 gennaio 1869 – Isernia, 21 marzo 1960).

Il pittore si narra abbia conosciuto uno zampognaro durante il suo soggiorno in Molise durante una borsa di studio e recatosi nella terra dello zampognaro ai piedi delle Mainarde se ne innamorò così profondamente da volerne rimanere per tutta la vita. Trasferitosi nel 1919 a Castel Nuovo al Volturno decise di vivere isolato per tutte le stagioni estive nel suo eremo sul Monte Marrone. Costruì con le sue mani il rifugio (ristrutturato recentemente per via del crollo del tetto) si mantenne barattando le sue opere con beni di prima necessità, venne imprigionato in un campo di concentramento a Frosinone durante l’occupazione tedesca e vi tornò sino alla fine dei suoi giorni. Scelse questo luogo per la sua natura, i colori e i paesaggi. Il paesaggio che si ha dall’enorme masso al fianco del suo eremo è mozzafiato!

2 giugno – Monte Mare da Colle Rotondo