13 ottobre 2024
L’anello del Monte Pentime (1168 m) da Monte Cappella
Direttori
ASE Michelino Barricella – 328.3270168
ASE Angelo Campone – 320.703.9800
Tipologia di percorso
Anello
Difficoltà
E (Escursionistica)
Dislivello
circa 600 m
Durata
5:30 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 9 km
Appuntamenti
ore 08.00
appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie alla volta della località Monte Cappella S.P.110, Vitulano (BN) , Km 22 – circa 30 minuti.
ore 08.45
Raduno presso area parcheggio S.P. 110 della località Monte Cappella , Vitulano (BN) (Coordinate GPS : N 41.181981, E 14.627658) ed inizio escursione entro le ore 09.00.
ore 16.00
Orario presunto di fine escursione.
Itinerario
Loc.Monte Cappella – SP 110 Vitulano-Camposauro (800 m), Cesco Summara (960 m), Sentiero dei Monaci, Bivio Eremo San Mennato (940 m), Monte Pentime (1168 m), Pizzo del Tesoro (1176 m), Cesco Summara (960 m), Loc.Monte Cappella (800 m).
Equipaggiamento
Scarponi da trekking, abbigliamento a strati adatto alla stagione, cappello, guanti, giacca a vento o mantellina antipioggia, bastoncini da trekking , colazione a sacco, acqua.
Partecipazione
L’escursione è aperta ai soli soci CAI.
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 11 ottobre, contattando uno dei direttori d’escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dall’escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Michelino Barricella (328.3270168)
Angelo Campone (320.7039800)
Descrizione dell’itinerario
La nostra escursione ha inizio in località monte Cappella sulla SP 110 Vitulano- Camposauro a quota 800 m nel parcheggio, in prossimità del bivio per Piano di Prata, antistante una costruzione recintata tempo fa adibita a maneggio. Si imbocca a destra della recinzione una carrareccia che si dirige in graduale salita verso est e, dopo aver superato una sbarra che impedisce l’ accesso alle auto, in prossimità di una piccola radura con vista sul Monte Pentime, San Michele ed in lontananza i monti Picentini, del Partenio e Taburno-camposauro, si imbocca dopo circa 550m un sentiero non segnato con presenza di vegetazione arbustiva che comincia a risalire, in direzione N-NW, il versante ovest del Pentime aggirando Torre di Rienzo .
La pendenza è dolce, alle nostre spalle incombe maestosa la sagoma del Pizzo Cupone e, in un paio di punti è possibile ammirare il paesaggio sottostante, intravedendo anche i ruderi dell’Abbazia di Santa Maria in Gruptis. Proseguendo con attenzione per la presenza di numerose tracce di sentiero che si diramano dal nostro percorso, in prossimità di Cesco Summara a quota 960m, tra due roccioni, si piega a destra verso est per imboccare il sentiero, che mantenendosi sostanzialmente in quota nel bosco sul versante nord, ci porta all’ eremo di Santo Mennato: il sentiero, a tratti, è solo una traccia, poco visibile anche a causa del fogliame e risulta insidioso per la presenza di pietrisco, terreno friabile e rami di alberi caduti. In un paio di punti il bosco si apre ed è possibile ammirare suggestivi scorci della vallata sottostante con i suoi paesini ed il massiccio del Matese che si erge in direzione nord. Il sentiero detto dei “monaci “, perché costituiva una importante via di collegamento tra l’eremo di Santo Mennato e l’importante abbazia benedettina di S.Maria in Gruptis, edificata tra il 940 e 944 ,su uno strapiombo del Monte Drago detto il “funno”.
Giunti sul pianoro retrostante l’eremo di Santo Mennato (940m), con una spettacolare vista sul sottostante monte S. Michele, dopo una breve sosta, si prosegue seguendo la via di cresta verso la croce sulla vetta del Pentime.
E’ qui che si supera il dislivello maggiore, in poche centinaia di metri, su terreno disseminato di rocce affioranti, che possono anche essere d’ aiuto a risalire l’erta; non è necessario mettere le mani sulla roccia, ma bisogna porre la massima attenzione da qui in poi a dove si poggiano i piedi. La fatica è ben ricompensata dalla vista di cui si gode man mano che si sale verso quota 1168m, ove è posta la croce.
Da qui, dopo una sosta , si prosegue per cica un km per Pizzo del Tesoro, vetta più alta toccata (1176m), proseguendo lungo la linea di cresta con presenza di roccette ove valgono le stesse raccomandazioni dianzi esposte.
E’ un continuo susseguirsi di stupendi panorami, con la vista che spazia dalle montagne irpine ai lontani paesi del Fortore. Dopo qualche centinaio di metri si comincia a scendere su balze erbose con roccette affioranti in ripida discesa, da affrontare con molta cautela, in direzione di Cesco Summara: la vista sulla valle telesina è incantevole: spiccano il fiume, S. Agata dei Goti e le retrostanti montagne sino al Casertano. Si giunge infine, dopo una discesina insidiosa di una cinquantina di metri, in località Cesco Summara sul sentiero che si è percorso all’ andata sino all’ agognato ritorno alle auto, a monte Cappella soddisfatti di quanto si è goduto.
Criticità:
Il percorso adatto ad escursionisti allenati da affrontare con molta cautela nel tratto in cresta su roccette, nel tratto ripido in discesa e nel bosco sul versante nord. Non sono presenti sorgenti di acqua lungo il percorso. In alcuni tratti non c’è ricezione del segnale per i cellulari.