12 aprile 2025

 La stazione zoologica Anton Dohrn ed i Turtle Point

Referenti
Antonio Baldassarre – 360.260485
ASE Orazio Nardone – 392.1982375
Tipologia di percorso

Difficoltà
T (Turiistica)
Dislivello
irrilevante
Durata
3 ore (incluse le visite)
Lunghezza

Scheda tecnica (PDF)

Appuntamenti

ore 08.00

Appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza in autobus per Portici (NA), Km 95 – circa 75 minuti.

ore 09.45

Raduno dei partecipanti all’ingresso del Turtle Point in Via Nuovo Macello 16 (Coordinate GPS: N 40.805070 E 14.339159 – posizione GoogleMaps). L’ingresso sarà a gruppi di 25 persone sfasati di un’ora (primo gruppo alle 10, secondo gruppo alle 11) e la visita sarà accompagnata da una guida.

ore 12.15

Trasferimento in autobus a Napoli zona Villa Comunale. Pranzo libero.

ore 15.00

Visita della stazione zoologica Anton Dohrn e museo del Mare Darwin-Dohrn. L’ingresso sarà a gruppi di 25 persone in parallelo e la visita sarà accompagnata da una guida.

ore 17.00

Partenza per Benevento con rientro previsto per le 19.

Itinerario

Equipaggiamento

Abbigliamento adeguato alla stagione, scarpe comode, acqua e colazione a sacco. Si pranzerà a Napoli alla Villa Comunale. La pausa pranzo sarà dalle 13 alle 14.45 ed ognuno può organizzarsi come preferisce.

Partecipazione

L’escursione è aperta ai soli soci CAI fino ad un massimo di 50 partecipanti. La quota di partecipazione è di 35 euro a persona (la quota può variare in base al numero di partecipanti) e comprende il costo del passaggio in autobus e gli ingressi al Turtle Point, al museo del mare Darwin-Dohrn ed alla stazione zoologica Anton Dohrn. La quota verrà raccolta direttamente sabato mattina. Chi prenota il posto e poi non si presenta dovrà comunque pagare la sua quota per il costo dell’autobus.
È data precedenza ai soci iscritti alla sezione di Benevento; le prenotazioni da parte di iscritti ad altre sezioni CAI saranno accettate con riserva e perfezionate in base all’ordine di prenotazione ed ai posti disponibili. 

La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali”  del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo. 

Avvertenze

a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.

b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.

Per info e adesioni contattare

Antonio Baldassarre – 360.260485, 
Orazio Nardone – 392.1982375

Descrizione dell’itinerario

La stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli è un’istituzione scientifica ed ente di ricerca situata nella Villa Comunale (tra via Caracciolo e la Riviera di Chiaia) e comprende anche il più antico acquario d’Italia. 


La Stazione fu fondata nel 1872 dal naturalista e zoologo tedesco Anton Dohrn.

Dohrn era un fervente sostenitore della teoria dell’evoluzione per selezione naturale di Darwin e decise di dedicare la sua vita alla raccolta di fatti e di idee a sostegno del darwinismo.  Durante la sua carriera universitaria trascorse periodi di ricerca sulla riva del mare: a Helgoland, ad Amburgo, a Millport in Scozia e a Messina. Qui prese corpo il progetto di coprire il globo con una rete di stazioni di ricerca biologica, analoghe alle stazioni ferroviarie, dove gli scienziati avrebbero potuto fermarsi, raccogliere il materiale, realizzare osservazioni ed esperimenti, prima di spostarsi alla stazione successiva. Questo progetto fu fortemente apprezzato e sostenuto dallo stesso Darwin. Dopo aver tentato di realizzare il suo progetto a Messina, decise che Napoli sarebbe stato il posto ideale per la sua Stazione. La scelta di questa città era dovuta alla grande ricchezza biologica del mar Mediterraneo ed anche alla possibilità di sviluppare un istituto di ricerca di grande importanza internazionale in una città essa stessa a vocazione internazionale e di grandi dimensioni. La stazione sarebbe stata collegata ad una rete di altre importanti istituzioni scientifiche cittadine quali l’orto Botanico a Vai Foria e l’Osservatorio Astronomico a Capodimonte.
La decisione di inserire un acquario pubblico all’interno della stazione fu ispirata dall’idea di creare introiti sufficienti alla stazione per pagare il salario ad un assistente permanente.

L’inaugurazione ufficiale della Stazione Zoologica ebbe luogo il 14 aprile 1875. Con l’intenzione di promuovere lo status internazionale della Stazione e di garantirne l’indipendenza politica, economica e scientifica, Dohrn introdusse poi una serie di innovativi metodi per finanziare il suo progetto. Per prima cosa, l’affitto del lavoro e dello spazio di ricerca: per una tariffa annuale, governi, istituzioni scientifiche, fondazioni private o singoli ricercatori avrebbero potuto mandare uno scienziato alla Stazione, dove egli avrebbe trovato a disposizione tutto l’occorrente per condurvi ricerche. Queste strutture erano offerte senza legami, nel senso che gli studiosi erano del tutto liberi di condurre i propri progetti e le proprie idee. Il sistema funzionò estremamente bene, e quando Anton Dohrn morì, a Monaco di Baviera nel 1909, più di 2.000 scienziati dall’Europa e dagli Stati Uniti avevano lavorato alla Stazione.

Nei suoi laboratori hanno operato attivamente oltre 20 premi Nobel dando significativo impulso allo sviluppo delle scienze biologiche.

Le attività di ricerca della Stazione sono attualmente organizzate in 5 dipartimenti:

  • Biologia ed Evoluzione Organismi Marini (BEOM)
  • Biotecnologie Marine Ecosostenibili (BLUBIO)
  • Conservazione Animali Marini e Public Engagement (CAPE)
  • Ecologia Marina Integrata (EMI)
  • Infrastruttura di Ricerca per le Risorse Biologiche marine (RIMAR)

La Stazione si avvale di una piccola flotta di natanti tra i quali si menziona la motonave Vettoria, un battello di ricerca oceanografica appositamente studiato per operare campionamenti del mare nel campo della biologia ed ecologia marina. 

L’acquario

L’acquario della stazione zoologica, assieme all’erbario, all’archivio storico, alla biblioteca ed alla interessante collezione zoologica, è all’interno dell’edificio della Stazione e rappresenta una delle strutture più antiche in ambito europeo di questo genere. Originariamente, esso copriva 527 metri quadrati ed era esclusivamente dedicato alla fauna del Mediterraneo. Oggi l’acquario contiene circa trenta vasche con oltre duecento specie marine di animali e vegetali, la maggior parte delle quali provengono dal Golfo di Napoli. Periodicamente sono ospitate diverse tartarughe marine, prevalentemente della specie Caretta caretta, recuperate ferite in mare ed in attesa di essere reintrodotte nel loro originario habitat.

l Museo della Biodiversità e dell’Evoluzione Darwin-Dohrn

All’interno della Villa Comunale, la Casina del Boschetto recentemente ristrutturata, ospita dal 2021 il Museo Darwin-Dohrn dedicato alla biodiversità marina. La struttura organizza mostre, seminari e laboratori didattici ed è inoltre la sede italiana dell’European Marine Biology resource center. 

Turtle Point (Centro di Ricerca sulle Tartarughe Marine)

Il Centro Ricerche Tartarughe Marine sorge nell’oasi di mare e verde del Porto del Granatello di Portici. Il Centro è parte della Stazione Zoologica Anton Dohrn, il primo laboratorio di ricerca sulla biodiversità marina istituito al mondo. Il Centro non è un acquario dove si mostrano le tartarughe, ma un luogo dove ci si prende cura degli esemplari in difficoltà per poi liberarli perché vivano nel loro ambiente. Il centro è anche un Osservatorio del Mare e tiene sotto controllo lo stato del Golfo di Napoli.

Il Centro è dotato di laboratori avanzati per lo studio del mare, di un laboratorio con sale chirurgiche e radiologiche per curare le tartarughe, di una ricca esposizione didattica e di spazi dedicati alla riabilitazione delle tartarughe. Negli ampi spazi multimediali sono approfondite le tematiche trattate durante la visita. Sugli schermi digitali si possono anche seguire le migrazioni delle tartarughe grazie all’applicazione di sensori sui loro scudi dopo la riabilitazione.

12 aprile – La stazione zoologica Anton Dohrn