23 marzo 2024
Monti del Sannio
Anello dei ponti romani di Buonalbergo – Madonna della Macchia
Direttori
Antonio Baldassarre – 360260485
Franco Russo – 3356006991
Tipologia di percorso
Anello
Difficoltà
E (Escursionistica)
Dislivello
circa 200m
Durata
4 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 9 km
Appuntamenti
ore 08.15
appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie per Buonalbergo, località Fontana Monte Palumbo – da Benevento Km 25, circa 35 minuti.
ore 09.00
Raduno nei pressi della Fontana Monte Palumbo (coordinate GPS WGS84 N 41.216481, E 14.954434) ed inizio escursione.
ore 15.30
Orario presunto di fine escursione.
Itinerario
Fontana monte Palumbo (544m) – Ponte Ladrone (458m) – Ponte delle Chianche (316m) – Santuario Madonna della Macchia (381m) – Fontana Monte Palumbo.
Equipaggiamento
Scarponi da trekking, abbigliamento a strati adatto alla stagione, pantaloni lunghi, guanti, cappello, giacca a vento o guscio impermeabile, acqua e merenda/snack. Bastoncini da trekking per chi ne fa uso abituale.
Partecipazione
L’escursione è aperta ai soci CAI ed ai simpatizzanti adeguatamente attrezzati, previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (costo 8,40 euro).
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 22 marzo contattando uno dei direttori d’escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Antonio Baldassarre – 360260485
Franco Russo – 3356006991
Descrizione dell’itinerario
Il percorso ad anello si sviluppa nel territorio di Buonalbergo e parte dalla contrada Fontana Monte Palumbo, a ridosso della strada statale 90 bis (al Km 22) che collega Benevento con Foggia.
Percorso un primo tratto parzialmente asfaltato di circa 2 km, ci si immette su uno sterrato che ricalca un tratto della via Traiana, che collega i due ponti romani di cui si ha traccia nel territorio di Buonalbergo: ponte Latrone e ponte delle Chianche. Del primo è visibile solo qualche emergenza, del secondo è possibile ammirare ancora una parte delle arcate originarie. Da qui si prosegue su un sentiero sterrato, detto “delle felci”, per raggiungere il Santuario della Madonna della Macchia, dedicato alla patrona del paese.
Dopo la visita al Santuario (dove è presente una fontana ed è prevista la sosta per il pranzo) si prosegue prima su un tratto sterrato e poi per un tratto finale asfaltato per ritornare al punto di parcheggio delle auto in contrada Fontana Monte Palumbo.
Cenni storici
Buonalbergo fu sede, con molta probabilità, dell’antica città di Cluvia, posta nel punto di confluenza di vie di comunicazione naturali tra le terre di irpini, pentri, caudini e dauni e divenuta, dopo le guerre sannitiche (IV secolo a.C.), colonia romana. In seguito, ospitò l’insediamento chiamato Locus Alipergus, fondato probabilmente intorno all’anno mille da profughi provenienti da alcuni villaggi circostanti che erano stati distrutti dai barbari. Amministrata a lungo da una stirpe di conti normanni fedeli agli Svevi, fu distrutta nel 1266 con la vittoria degli Angioini e fu frazionata per volontà del papa. Cadde successivamente sotto l’egida dei Di Tocco e fu poi portata in dote a Giovanni Spinelli di Salerno (1298). Donata nel 1390 da Luigi d’Angiò a Pietro Macedonio, fu venduta nel 1414 alla famiglia Guevara, che la tenne per oltre un secolo. Nel 1515 il re di Napoli firmò il decreto di riedificazione dell’abitato sul monte San Silvestro, dove è attualmente ubicato il paese. Venduta nuovamente agli Spinelli, passò nel 1727 ai Coscia. Nel 1860 proclamò, prima in tutta la provincia, il governo provvisorio irpino. Il toponimo, di chiara etimologia, si riferisce alla caratteristica del borgo di buon “albergo” per i profughi dei villaggi vicini, che vi si trasferirono nell’alto Medioevo
La via Traiana fu una strada costruita tra il 108 e il 110 d.C. per volontà dell’imperatore Traiano per collegare Benevento (Beneventum) a Brindisi (Brundisium), costituendo una valida alternativa alla via Appia Antica e rimanendo in uso fino a tutto il medioevo. La strada usciva da Benevento in direzione est attraverso l’Arco Traiano e si inerpicava verso il vicus di Forum Novum (tra i comuni di Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte), proseguendo verso Buonalbergo, dove ancora oggi sono visibili tracce del ponte Latrone ed i ruderi del ponte delle Chianche. La strada saliva quindi verso Casalbore, attraversava il fiume Miscano e proseguiva verso Greci.
Ai tempi dei longobardi parte del tracciato della via Traiana era ricompreso nella via Sacra Longobardorum, che toccava numerosi centri religiosi longobardi ed era percorsa soprattutto dai pellegrini diretti al santuario di S. Michele Arcangelo sul Gargano. In epoca normanna la strada fece parte del sistema delle grandi vie di pellegrinaggi, ed in particolare della via Frangigena: tale direttrice durante le crociate fu infatti percorsa da eserciti e fedeli in viaggio verso la Terra Santa.
Il ponte delle Chianche è il ponte romano meglio conservato fra quelli situati lungo il percorso della via Traiana. Si trova a 316 m s.l.m. in un fondovalle attraversato dal torrente Santo Spirito, affluente del fiume Miscano. Era un ponte a sei arcate, di cui tre sono ancora esistenti ed una è ricostruita. Deve il suo nome alla corruzione nel dialetto locale del termine plancae, che denota i basoli del piano stradale. Nei suoi pressi è stato rinvenuto il miliario XIIII della strada, oggi conservato nel cortile del palazzo municipale.
Il Santuario della Madonna della Macchia sorge, immerso nella natura, nel luogo esatto in cui, secondo una leggenda, avvenne un miracolo: una pastorella muta ritrovò la parola alla vista della statua della Madonna, nascosta in quel luogo dai Crociati di ritorno dalla Terra Santa, esattamente in una “macchia” di alberi (da cui deriva il nome). Fu quindi eretto e dedicato alla Madonna della Macchia, che divenne la Patrona di Buonalbergo. Al suo interno si può ammirare la pregevole statua lignea bizantina del 1100, che raffigura la Vergine con in braccio il Bambino, coperta da un manto che lascia scoperte soltanto le teste di entrambi. I festeggiamenti in suo onore si celebrano ogni anno il 12 settembre, quando avviene il cosiddetto “rito della vestizione”: la Vergine viene vestita con un manto ricoperto di ori ed ex voto.