21 luglio 2024
Monti del Matese
Da Sella del Perrone a Fonte Francone per Cul di Bove e Pozzo della Neve (1368)
intersezionale con la sezione CAI di Piedimonte Matese
Direttori
Anna Mazzeo (BN) – 349.4292998
Tonino Romano (BN) – 348.9287550
Marinella Ricciardi (P.M.) – 333.5280908
Tipologia di percorso
AR
Difficoltà
E (Escursionistica)
Dislivello
circa 400 m
Durata
circa 6 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 16 km
Appuntamenti
ore 08.00
appuntamento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza alla volta di Sella del Perrone (Guardiaregia Cb), km 64 – circa 70 m
ore 09.15
Raduno a Sella del Perrone (Coordinate GPS: N 41.403105, E 14.482832) con inizio escursione entro le ore 9:30.
ore 17.30
Orario presunto di termine dell’escursione.
Itinerario
Sella del Perrone (1252 m) – Cul di Bove (1360 m) – Pozzo della Neve (1368 m) – Valle Uma (1150 m) – Fonte Francone(1080 m).
Equipaggiamento
Scarponi da trekking, abbigliamento a strati adatto alla stagione, cappello, crema solare, occhiali da sole, giacca a vento o mantellina antipioggia, utili i bastoncini da trekking, colazione a sacco, acqua (almeno 1,5 lt). (unico punto acqua a Fonte Francone).
Partecipazione
L’escursione è aperta sia ai soci CAI che ai simpatizzanti muniti dell’idonea attrezzatura, previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (costo 8,40 euro).
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 19 luglio, contattando uno dei direttori d’escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Anna Mazzeo – 349.4292998
Tonino Romano – 348.9287550
Descrizione dell’itinerario
Sella del Perrone si trova all’incrocio di 4 strade ed è situata sul confine tra Campania e Molise. Ai margini del bosco (1257m) è facilmente riconoscibile il rifugio La Casella, storico posto di guardia borbonico della Sella.
Il nostro percorso inizia imboccando il sentiero CAI 124 sul lato opposto al rifugio in direzione Guardiaregia. Il sentiero si sviluppa prevalentemente all’ombra, nella faggeta ad alto fusto all’interno dell’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro. Il fondo è caratterizzato da una carrareccia ampia e agevole, con fondo imbrecciato e, a tratti, sterrato e/o erboso.
Il primo tratto di circa 2 km è in salita, con pendenza regolare e non eccessiva; segue un pianoro, lungo il quale, sulla sinistra, si trova piscina “Cul di Bove”, con il pozzo e l’abbeveratoio al centro, tutto in pietra. Poco dopo, sulla destra, si trova l’ingresso alla grotta di “Cul di Bove”(1360 m), che, ovviamente, osserveremo solo dall’esterno. A breve distanza, dopo un comodo tratto in leggera discesa, si gira a destra per Pozzo della Neve (1368 m), che si trova a circa 3 km dal punto di partenza della nostra escursione. Qui faremo una breve sosta per ammirare la bellezza dell’imbocco di questa grotta, decima neviera italiana per profondità, fare qualche foto ed eventualmente ricompattare il gruppo.
Da Pozzo della Neve si riprende il cammino girando a sinistra, si prosegue percorrendo un breve tratto scoperto, in parte pianeggiante e in parte in leggera discesa, che offre alla nostra vista una miriade di fiori dai colori più svariati. Arrivati ad un bivio, si prende a destra, seguendo il sentiero CAI 124 SG. Volgendo lo sguardo sulla destra, si può ammirare il monte Mutria in tutta la sua maestosità. Da qui comincia anche un tratto in discesa più impegnativo, il fondo della carrareccia è meno compatto, è scavato dall’acqua e presenta parecchio fogliame e pietrisco. Qui i segnali del sentiero CAI si fanno anche più rari e sbiaditi, ma in breve tempo si giunge a “Valle Uma “, (1150 m) una zona pianeggiante dove pascolano spesso cavalli semi selvatici e dove si trova una vasca di raccolta delle acque con pozzo e abbeveratoio.
Proseguendo ancora in piano su fondo erboso, ed in qualche tratto imbrecciato in leggera discesa, dopo circa 3 ore di cammino dalla partenza, si giunge alla nostra meta: Fonte Francone, una fontana dove sgorga un bel getto di acqua fresca, con annesso abbeveratoio. Da qui si può godere di un affaccio panoramico molto bello su Campochiaro ed i luoghi circostanti.
Per il ritorno percorreremo lo stesso sentiero fino a Valle Uma, da qui prenderemo a destra, (facendo un semi anello), il sentiero CAI 124b (anche se i segnali scarseggiano), e affronteremo una salita più impegnativa, in parte nel bosco in parte allo scoperto. Raggiungeremo un bivio, dove bisogna proseguire dritto (c’è un segnale CAI che ci guida), fino ad arrivare all’altezza e al di sopra di Pozzo della Neve. Da qui riprenderemo il sentiero percorso all’andata fino a Sella del Perrone.
Altre notizie e informazioni di rilievo
POZZO DELLA NEVE (Profondità: -1048 m )
“Pozzo della Neve, ovvero l’Abisso dei Sogni, la Grotta dei Padri Carismatici, che conta più leggende che metri di scale, che costringe ad inenarrabili fatiche i suoi esploratori, ma che gratifica con la propria bellezza…” Tullio Bernabei
L’abisso Pozzo della Neve si apre nella faggeta di Costa del Carpine, in località Tornieri, all’interno dell’Oasi WWF Guardiaregia – Campochiaro. Esso ricade in un settore del Matese nord-orientale, compreso tra Costa S. Angelo, Piscina Cul di Bove, Costa del Carpine e le Tre Torrette, caratterizzato da numerose manifestazioni carsiche, sia ipogee sia epigee che, situate a poca distanza le une dalle altre, suggeriscono l’esistenza nell’area di un enorme complesso carsico sotterraneo. Già noto ai locali, che sfruttavano il sito come punto di approvvigionamento di ghiaccio e acqua durante la stagione estiva, nel 1955 viene descritto ed esplorato da un gruppo di speleologi romani. L’abisso rappresenta uno dei fenomeni carsici ipogei più vistosi dell’Appennino meridionale e rappresenta, sia per il suo sviluppo planimetrico sia per la sua profondità, la maggiore forma carsica ipogea del Matese. Esso ha, infatti, una profondità di 1048 m ed un’estensione lineare che supera gli 8000 m.
L’abisso ha 2 ingressi, posti a poca distanza e raggiungibili percorrendo la strada che da Guardiaregia conduce a Serra del Perrone e poi, da lì, imboccando il sentiero N 5 “Valle Uma” che si svolge all’interno dell’Oasi.
Scheda geosito tratta dal portale moliseturismo.eu
CUL DI BOVE (Profondità: -913 m )
L’abisso Cul di Bove, conosciuto anche come Sfonnatora Tornieri, rappresenta per le sue dimensioni la seconda grotta del Matese ed una delle principali grotte italiane. Si apre nella faggeta di Costa del Carpine, a poca distanza dagli ingressi di Pozzo della Neve (Geosito “L’abisso Pozzo della Neve”). L’ingresso dell’abisso è situato a circa 1368 m s.l.m.,il suo fondo a 462 m s.l.m., ovvero ad una profondità di 906 m rispetto all’ingresso. Il suo sviluppo lineare raggiunge la lunghezza di 3,6 km.La grotta è costituita da ambienti di grandi dimensioni, attraversati da un torrente sotterraneo che dà origine a laghi e cascate, ed ha, come Pozzo della Neve, nel tratto iniziale uno sviluppo prevalentemente sub-orizzontale. Tale tratto è orientato in direzione E-O, ha una lunghezza di quasi 2 km e presenta ambienti quasi per nulla concrezionati, spesso allagati e caratterizzati da fenomeni di crollo. Esso rappresenta l’ideale prosecuzione in profondità della rete idrografica superficiale, che scompare proprio in corrispondenza di Piscina Cul di Bove e ricompare poi più a valle.La vicinanza fra alcuni rami dell’abisso con quelli dell’abisso Pozzo della Neve suggerisce l’esistenza di un collegamento fra di essi e la presenza nell’area di un unico grande sistema carsico sotterraneo; tuttavia, ad oggi le esplorazioni effettuate non hanno restituito prove della connessione fra le due cavità.La grotta è facilmente raggiungibile percorrendo…la strada sterrata che parte da Sella del Perrone e passa radente al suo ingresso. Tale strada fa parte della rete di sentieri che si sviluppa all’interno dell’Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro.
L’accessibilità di Cul di Bove, Pozzo della Neve ed altri abissi minori e Canyon della Riserva, è adatta esclusivamente a personale speleo dotato di consolidata esperienza ed è soggetta ad autorizzazione da parte delle autorità competenti.