25 agosto 2024
Monti del Matese
L’oasi WWF di Guardiaregia ed i Tre Frati
Direttori
Lucia Giorgione – 320.7013692
Maria Grazia Cesare – 347.7861142
Tipologia di percorso
Anello
Difficoltà
T (Turistica)
Dislivello
circa 250 m
Durata
circa 5 ore (escluse le soste)
Lunghezza
circa 8,5 km
Appuntamenti
ore 08.00
appuntamento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie alla volta di Guardiaregia (CB); da Benevento: Km 60 – circa 60 minuti.
ore 09.00
Raduno partecipanti in Piazza degli Eroi a Guardiaregia (CB) (Coordinate GPS: N 41.43486, E 14.54162) ed incontro con la guida.
ore 15.00
Orario presunto di termine dell’escursione.
Itinerario
Sentiero Natura dell’oasi WWF di Guardiaregia – sentiero dei Tre Frati.
Equipaggiamento
Scarpe da trekking, abbigliamento a strati adatto alla stagione, cappello, crema solare, bastoncini da trekking, acqua.
Partecipazione
L’escursione è aperta sia ai soci CAI che ai simpatizzanti muniti dell’idonea attrezzatura, previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (costo 8,40 euro).
La visita guidata lungo il percorso del Sentiero Natura dell’oasi, costa 6 euro a persona.
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 23 agosto, contattando uno dei direttori d’escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Lucia Giorgione (320.7013692)
Maria Grazia Cesare (347.7861142)
Descrizione dell’itinerario
La giornata è divisa in due momenti. Nella prima parte della giornata effettueremo una visita guidata lungo il sentiero natura dell’oasi, accompagnati da una guida WWF. Il sentiero Natura è un percorso ad anello di circa 1,5 km.
Dopo questa semplice e piacevole passeggiata ci sposteremo con le auto in località Colle Macchio Qui, dopo aver percorso un breve tratto sullo sterrato in direzione dell’Oasi, si imbocca a sinistra il sentiero CAI 132 che si percorre fino ad arrivare ai Tre Frati. Dopo breve sosta si ritorna lungo il sentiero naturalistico della riserva; dopo un tratto breve, ma scosceso si giunge ad uno sterrato: lo si imbocca a destra e dopo circa 1h. si arriva al punto di partenza.
Il pranzo è previsto ai tavoli nei pressi della fontana, collocati in uno spazio ombreggiato da alberi.
L’Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro è riconosciuta come Riserva Regionale e tutela spettacolari paesaggi carsici, come il canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola, le grotte di Pozzo della Neve e Cul di Bove che sono fra i più profondi abissi d’Europa. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT222287) nei Comuni di Guardiaregia e Campochiaro (CB). E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT222296). Ampia 3.135 ettari, è una delle oasi più grandi e selvagge in gestione al WWF.
Ambiente, Flora e Fauna
La Riserva è caratterizzata dalla presenza di tre ambienti naturali: le gole del Torrente Quirino con la cascata di San Nicola, il Monte Mutria e l’area carsica della montagna di Campochiaro.
- Le Gole del Torrente Quirino formano una stretta e profonda incisione tra il centro abitato di Guardiaregia e le alture circostanti con una lunghezza di circa 4 km, dagli 800 m s.l.m. fino a circa quota 600 m s.l.m. della chiesa di Santa Maria ad Nives.
- La cascata di San Nicola raggiunge un’altezza totale di circa 100 metri, ha un regime stagionale ed è priva di acqua solo nei mesi estivi di luglio e agosto. Monte Mutria, la massima cima della Riserva (1.823 m s.l.m.), è ricoperto da una fitta faggeta.
Nell’Oasi WWF e Riserva Regionale Guardiaregia-Campochiaro sono presenti due habitat prioritari secondo la Direttiva “Habiat”: le foreste dei valloni del Tilio-Acerion delle Gole del Torrente Quirino e le faggete a Taxus baccata ed Ilex aquifolium di Monte Mutria e della Montagna di Campochiaro.
Presso le Gole del Quirino è presente il leccio in una delle rare stazioni matesine e il Corbezzolo nell’unico sito segnalato sul versante orientale del Massiccio del Matese.
E presente il lupo insieme alla tipica fauna appenninica: gatto selvatico, tasso, scoiattolo rosso, cinghiale e capriolo. Qui vive un raro endemismo italiano: la Salamandrina dagli occhiali, simbolo della Riserva.
Tra gli uccelli rapaci, si puà osservare l’aquila reale, il rarissimo lanario, il falco pecchiaiolo, il nibbio reale. Nell’area protetta, sono inoltre state censite circa 340 specie di farfalle tra notturne e diurne.
Sentiero natura
Le Gole del Quirino rappresentano una tipica incisione dalla duplice origine tettonica e carsica. Appare evidente la presenza di una chiara frattura a forma di S, conseguenza dei grandi eventi che hanno portato, negli ultimi 20 milioni di anni, al sollevamento del massiccio del Matese. Questa frattura è anche il frutto dello scavo e del modellamento provocato nel tempo dal costante e impetuoso scorrere delle acque del Quirino. Situate in parte a ridosso del paese di Guardiaregia, le Gole formano oggi una stretta e profonda incisione tra il centro abitato e le alture circostanti con una lunghezza di circa 3,5 Km, dagli 800 m s.l.m. di località Arcichiaro fino a circa quota 600 m s.l.m. della Chiesa di Santa Maria ad Nives di Guardiaregia. Nei pressi di Guardiaregia il canyon del Quirino riceve le acque dell’impetuoso ed incostante torrente Vallone Grande, dando origine ad una forra piuttosto complessa. Infatti, poco a monte, il Vallone Grande scarica tutta la sua portata attraverso la spettacolare cascata di San Nicola che,con tre balzi, raggiunge un’ altezza totale di circa 100 metri e rappresenta una delle più interessanti discese naturali d’acqua di tutta la catena appenninica. Dalle vecchie case del borgo di Guardiaregia, proprio sul bordo del canyon, si può assistere al salto delle acque del Quirino nella cascata di San Nicola. L’acqua, precipitando per un centinaio di metri, scava profondi solchi sulla roccia più o meno violentemente, a seconda della sua variabile portata stagionale. Sembra di non vedere mai il fondo dell’immensa frattura che familiarmente gli abitanti di Guardiaregia chiamano “La Prece”. Nel periodo primaverile, è possibile osservare lungo il torrente, gli anfibi ed in particolare un raro endemismo italiano ovvero la salamandrina dagli occhiali. Si tratta di una specie di interesse comunitario, indicatrice di ambienti con un buon grado di naturalità. Un carattere distintivo della specie è la presenza di 4 dita sulle zampe posteriori anziché 5 come gli altri Urodeli (salamandre e tritoni).
Sentiero CAI n. 132, dei Tre frati
Tale area si caratterizza per la presenza di tre faggi secolari di circa 550 anni,e secondo la leggenda tre fratelli furono impiccati, in corrispondenza dei faggi, per furto di bestiame. Come per magia, nelle sere di tempesta, il violento turbinio del vento e della neve sulle enormi e vetuste fronde dei faggi, sembra quasi ricordare le voci urlanti dei tre fratelli appena catturati. Un altro episodio è legato al brigantaggio post-unitario, in tale periodo (anni 1861-1867) tale luogo era il ritrovo delle bande di briganti fedeli alla monarchia borbonica di Napoli. Si decidevano strategie di sabotaggio e azioni di guerriglia contro i soldati piemontesi. In un incontro segreto avvenuto in questi luoghi i briganti, non riuscendo a fuggire, vennero catturati dai soldati piemontesi ed uno di loro, Giacobbe, fu giustiziato nella piazza di Guardiaregia, a colpi di baionetta, davanti la popolazione inerme.